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"Un romanzo che prende, scuote e commuove."
Erik Pethersen arriva all'esordio con un romanzo pungente che non riesce proprio a lasciare indifferenti. Un romanzo introspettivo, a tratti claustrofobico, interrotto, per rapidi ed estemporanei momenti, da stupefacenti squarci di luce. Un tortuoso e ironico viaggio nella generazione di mezzo, sospesa tra quella X e quella Y. La vita di un ragazzo, forse uomo, si incrocia con quella di una ragazza, forse donna. L'intreccio delle vite dei due si propaga in un profondo tuffo nelle insicurezze e nelle pulsioni di una generazione non definibile e non definita, alla ricerca di risposte che niente e nessuno sembra in grado di fornire. Forse la vera risposta è solo un semplice sogno, da custodire nella propria intimità e da condividere con qualcuno di speciale. O forse no, perché una vera risposta non esiste. È la storia di una donna e di un uomo, le cui esistenze si incrociano e si intrecciano. Forse una storia d'amore, ma fuori dagli schemi ordinari, narrata con una profondità vibrante, con toni ironici e caustici. Un incontro casuale stravolge le esistenze dei due protagonisti, catapultandoli in mondi nuovi, alla ricerca di ciò che forse non hanno mai avuto. Ma niente riesce a fornire le risposte alle domande che i due si pongono mentre, travolti dagli eventi, attraversano situazioni in bilico tra la comicità e la tragedia, la depressione e l'euforia, fino a dissolversi in un finale singolare.
Altre citazioni
Ho seppellito il passato in un'altra dimensione, ritrovandomi all'improvviso in un altrove a me sconosciuto, affascinante e, a tratti, anche un po' spaventoso. Come se nulla mi appartenesse più. E come se tutto, al contempo, fosse mio. E possibile.
«Già. per questo sei sempre una figata» confermo, mentre sguscio con il piede destro dalla décolleté e lo riporto tra le sue cosce. lei mi guarda. io distendo la gamba fino a quando non accarezzo con la punta delle dita il velo di poliammide che copre la sua biancheria intima. mi fermo e la fisso. il suo viso arrossisce di nuovo.
Alcune recensioni ricevute
Un’ironia dirompente che spesso sfocia nel sarcasmo, un’introspezione minuziosa che fa legare i lettori ai protagonisti. e poi l’oscurità che avanza assumendo connotati claustrofobici, ma anche luce, bellezza, coinvolgimento. "La palla" è un libro affascinante per la profondità dei pensieri, per la ricercatezza dei dialoghi, per l’introspezione continua. forse per essere completi e perfetti abbiamo bisogno dell’altra metà della sfera?
Una riflessione sui rapporti umani, sull'amore inteso come libertà, sulla fragilità umana che spesso si manifesta in modo palese ma, altrettanto spesso, resta sopita per anni, celata dietro una maschera di apparente serenità o, al contrario, di palese cupezza e chiusura. Il libro è una fusione di diversi registri narrativi, un po' diario, un po' trattato di psicologia, un po' romanzo divertente ma a volte cupo e sarcastico, leggero ma non frivolo, narra le vicende di due vite che procedono affiancate, che si sfiorano e finalmente si intrecciano. Pethersen ha firmato un romanzo seducente e sincero che si rivela più sottile del suo aspetto. sfiorando con leggerezza il banale di una fiaba a lieto fine, l'autore riesce a catturare la nostra attenzione e a condurci attraverso questa storia in una favola urbana, contemporanea e in definitiva piuttosto felice. una forma di rassicurante semplicità che ci spinge a cogliere le coincidenze come un'opportunità per avere un po' di controllo sulla nostra vita.